19. settembre 2024, gio 20:00
Henä
Kulturfabrik Kofmehl, SOLOTHURN
Informazioni evento
Reale. Henä è reale. Non sarebbe necessaria alcuna prova. Ma poiché la vita preferisce scrivere le proprie storie, eccola qui, questa prova. Si chiama "Wart schnäu" ed è il terzo album degli Henä.
"Zyt isch e auti Maschine wo louft u louft louft", cantavano le leggende dialettali di Züri West. Henä non è ancora una delle grandi leggende che la regione di Berna ha prodotto negli ultimi 50 anni. Ma con il suo terzo album "Wart schnäu", questo musicista tardivo sta consolidando il suo status nella scena - passando dall'essere un nuovo arrivato, il cui passaggio dal mondo professionale a quello della musica è stato talvolta osservato con cautela, a diventare un punto fermo in una scena che cerca con tanta creatività ed entusiasmo un percorso tra i vecchi eroi e il nuovo presente.
Se volete sentire echi di Span, Peter Reber o George in "Wart schnäu", fatelo pure. Henä dovrebbe sentirsi onorato. Perché il suo terzo album è stato tutt'altro che un successo sicuro. È possibile che "Wart schnäu" si spinga un po' più in profondità rispetto ai suoi predecessori "Mängisch" e "Weniger isch meh" - anche se l'opener "Robin Hood" dà il via con un buon tocco di potenza positivo-sovversiva o "Robinson" è così meravigliosamente spensierata, se non leggermente ingenua, sognando la tanto citata isola deserta. Brani come "Stärnechind", "Nöis Gleis" o la title track "Wart schnäu" danno la sensazione che Henä abbia investito molto tempo a pensare al suo nuovo progetto.
"Zyt isch e auti Maschine wo louft u louft louft", cantavano le leggende dialettali di Züri West. Henä non è ancora una delle grandi leggende che la regione di Berna ha prodotto negli ultimi 50 anni. Ma con il suo terzo album "Wart schnäu", questo musicista tardivo sta consolidando il suo status nella scena - passando dall'essere un nuovo arrivato, il cui passaggio dal mondo professionale a quello della musica è stato talvolta osservato con cautela, a diventare un punto fermo in una scena che cerca con tanta creatività ed entusiasmo un percorso tra i vecchi eroi e il nuovo presente.
Se volete sentire echi di Span, Peter Reber o George in "Wart schnäu", fatelo pure. Henä dovrebbe sentirsi onorato. Perché il suo terzo album è stato tutt'altro che un successo sicuro. È possibile che "Wart schnäu" si spinga un po' più in profondità rispetto ai suoi predecessori "Mängisch" e "Weniger isch meh" - anche se l'opener "Robin Hood" dà il via con un buon tocco di potenza positivo-sovversiva o "Robinson" è così meravigliosamente spensierata, se non leggermente ingenua, sognando la tanto citata isola deserta. Brani come "Stärnechind", "Nöis Gleis" o la title track "Wart schnäu" danno la sensazione che Henä abbia investito molto tempo a pensare al suo nuovo progetto.